martedì 5 settembre 2023

Recensione: I calcoli imperfetti di Lucy Callahan

Bentornati lettori!

Oggi vi parlo di un libro per ragazzi. Perché lo puntualizzo? Perché so che molti danno per scontato questo target, lo sottovalutano e invece il libro di cui vi parlo è adatto a qualsiasi età. Direste mai che leggere la saga di "Harry Potter" sia vietata ai non più adolescenti o i libri di Lucy M. Montgomery siano infantili? Certo che no! 

Bene, ora che siamo d'accordo, andiamo a scoprire di più. 



Casa editrice: DeAgostini
Pagine: 278
Prezzo: 6,99€ ebook - 16,90 cartaceo

Trama:
La vita di Lucy Callahan non ha nulla di normale. Da quando, a otto anni, è stata colpita da un fulmine, il suo cervello lavora a mille all'ora. Ragiona per numeri, radicali, frazioni, statistiche: è un genio della matematica! Ma i numeri sono un dono e una maledizione insieme. Perché ora Lucy non riesce a fare a meno di contare i lampioni lungo la strada o le parole in un testo prima di leggerlo. Sentirsi come gli altri è impossibile. Per questo la ragazza ha sempre studiato a casa, da sola. Finché nonna Barb non decide che è venuto il momento di diventare grandi e sfida la nipote a un'impresa impossibile. Frequentare per un anno la scuola media, farsi almeno un amico e partecipare a un'attività scolastica. Se porterà a termine l'impresa, poi sarà libera di studiare dove e come vorrà, perfino di andare al college. Lucy è più determinata che mai, ma nascondere le proprie stranezze tra i banchi di scuola non è facile... Soprattutto con una compagna di banco invadente e chiacchierona come Windy, e un compagno pasticcione come Levi. Forse è proprio ora che Lucy Callahan riveda i suoi calcoli? Età di lettura: da 8 anni

Conosciamo una Lucy chiusa nel suo piccolo mondo sicuro, lontano dal mondo esterno, il più possibile da quando lei è diventata qualcuno di diverso, da quando lei si sente diversa dagli altri o forse è perché sono gli altri a guardarla in modo diverso da quando a otto anni è sopravvissuta a un fulmine che l'ha resa speciale. E a lei piace essere speciale, piace avere questa nuova incredibile affinità con la matematica anche se le costa. Il disturbo ossessivo compulsivo è il prezzo più immediato, alla lunga, sono i rapporti sociali, di cui crede di non avere bisogno ma qualcosa cambia quando la nonna decide che è il momento di tornare al mondo reale e vivere la vita di una comune ragazzina di 12 anni invece di seguire lezioni a distanza e andare al college prematuramente. Lucy non può perdersi tutti gli step della vita solo perché adesso è speciale, non credete? Alcuni di questi step sono fantastici, altri meno, sono dolorosi, e chiunque ora sia abbastanza grande direbbe che avrebbe preferito evitarli ma sono quelli che rendono i momenti belli davvero importanti. Ovvero inizia a frequentare di nuovo una scuola in presenza, la seconda media. Ora, essere la nuova della classe, al secondo anno, beh è già difficile se siete persone anonime, figuratevi per qualcuno che non riesce a prendere posto se prima non segue un rituale specifico. Questo si che dà nell'occhio come la cura per la pulizia degli spazi. ( Post covid, quando ho iniziano l'università proprio come Lucy, disinfettavo con delle salviettine la mia postazione, cercando di non dare nell'occhio, non è stato facile. Ho notato occhiatacce nonostante l'epoca covid appena trascorsa, in quel periodo ero anche una delle poche a portare ancora la mascherina. Quindi capisco particolarmente la nostra protagonista, il suo disturbo, la paura dei germi...).
Tornando a noi, dicevamo che non dare nell'occhio non è facile ma il punto è bisogna davvero sentirsi diversi per degli sguardi, per delle idee diverse, per degli usi diversi? Io non credo. Credo invece che questo libro ci insegni a vedere oltre, i pregiudizi, le paure, ci dica di provare, di vivere anche se fa paura, ci dice che non siamo invincibili, che tutti abbiamo bisogno di aiuto. Farcela da soli è bello ma essere aiutati non è meno importante o qualcosa di cui vergognarsi. Ho pianto per Lucy, per i suoi momenti bui, per la cattiveria di cui il mondo non riesce mai completamente a disfarsi.
È un viaggio, un viaggio fatto di numeri, di riflessioni e amicizia, di valori e speranza. È tutto questo. 

A presto,
Marianna

Ps: ringrazio la CE per la copia omaggio!

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