mercoledì 2 maggio 2018

Recensione: L'ultima notte al mondo di Bianca Marconero

L'ultima notte al mondo di [Marconero, Bianca]

Autrice:Bianca Marconero
Editore: Newton Compton
Pagine: 448
Prezzo: cartaceo € 5,90 - ebook € 1,99

Trama: Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?
Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…

"Vorrei che fossi qui. Vorrei stare con te."
Lo scrivo e sto per premere il tasto d'invio. Ma poi aggiungo. 
"E quando dico 'stare con te', che sia qui o da un'altra parte, lo dico in ogni senso possibile".
Ho il cuore che martella come se l'avessi fatto davvero, come se glielo avessi spedito. Poi rileggo e, ancora una volta, cancello tutto. 
  
Allora, ho letto questa storia tutta d'un fiato, non perché breve ma perché era tanta la voglia di arrivare al finale. Avevo delle aspettative abbastanza alte, avevo letto della penna magica di quest'autrice e del meraviglioso Marco, protagonista maschile, e della un po' meno, ma di poco, meravigliosa Marianna. A me quest'ultima è piaciuta tantissimo, sopratutto alla fine del "viaggio", ha dimostrato di avere carattere, indipendentemente da tutto, di voler mettere dei puntini sulle "i", di saper correre dei rischi. Lei non è affatto la ragazza che ci viene descritta inizialmente, potrete giudicare alcuni atteggiamenti o scelte ma se aprite gli occhi, vi renderete conto che chiunque potrebbe commettere i suoi stessi errori, nessuno vuole arrendersi alla fine di una storia, sopratutto se si è convinti dei proprio sentimenti ma a volte, quei sentimenti, si provano per una persona che non esiste, che ci ha lasciato intravedere solo un lato della sua faccia. Quando però, le fette di prosciutto spariscono vediamo tutto per come è davvero, anche all'oscuro dei dettagli, vediamo chi davvero sarebbe capace di renderci felici.
Di Marianna ho anche apprezzo l'essere razionale a modo suo, nel momento in cui poteva abbattersi e smettere di riporre una sola briciola di fiducia nell'essere umano si decide ad accettare quello che viene, in un certo senso. Accetta di fidarsi ancora. 
Il personaggio di Marco invece, seppur reale aveva troppe paure, trasudava insicurezza, cosa adorabile, ma vorresti che affrontasse la situazione, che agisse. Eppure, la sua concretezza lo rendere speciale, la fermezza dei suoi sentimenti... Chi non vorrebbe un ragazzo che tra"se" e "ma" continua ad amarci perché non riesce a farne a meno? 
...il torto più grosso che si può fare a un desiderio è tenercelo per noi. Non difenderlo dall'equivoco, permettere che venga frainteso e sbranato dalla paura.
Lo stile dell'autrice è molto definito, minuzioso nei dettagli, la punteggiatura adottata rende il ritmo adatto ad una lettura attenta. A differenza di quello che Luca stesso, l'antagonista, può pensare il drago è proprio lui. Un personaggio detestabile dal'inizio alla fine, che tenta direttamente o indirettamente di allontanare Marco e Marianna. Ovviamente entrambi commettono degli errori e la citazione sopra racchiude tutto.


Mi avvicino e lui ancora non mi vede. 
<< Ti dico dove sono>>, gli sussurro, <<ma a una condizione>>.
<<Quale?>>
Mi sta dando le spalle quando lo dice. E sento questa parola direttamente dalla sua voce.
<<Cosa devo fare, Marianna?>>.
Si gira e mi vede, io con il telefono in mano, lui con il telefono in mano.
Resta a scrutarmi incredulo, senza parole. Senza risposte.
<<Appena mi vedi>>, gli dico, <<abbracciami>>.
Chiudo la chiamata.
Chiude la chiamata.
E poi mi abbraccia.

La storia non è scontata, non come potreste credete voi, ha un pizzico di "creatività" in più che l'allontana dai cliché. Ti fa ridere, sospirare e riflettere ed a me questo è bastato, mi basta per confermare quanto l'autrice sia stata capace di mettere su carta una storia splendida.
Tre battiti di cuore ed è Marianna a ritrovarsi con le spalle alla colonna.
Due battiti di cuore, e ci stiamo guardando negli occhi.
Un battito ancora e la bacio.
Poi casca il mondo e casca la terra.


A presto <3

1 commento:

  1. Oh ma sono felicissima! Grazie per avere capito Marianna è lei la ragione per cui Marco è Marco. Grazie con tutto il cuore!

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