venerdì 25 settembre 2020

Segnalazione: Finché il sole continuerà a sorgere di Marianna Calandra

 Buongiorno lettori! Chi l'avrebbe mai detto che oggi sarei finita a segnalare me stessa? 

Il libro il cui titolo leggete sopra, come intestazione del post, è infatti il mio ed è uscito proprio oggi, in realtà sta ancora per venire al mondo visto che non è ancora approdato online, ma dovrebbe farlo in giornata. 

Detto questo vi spiego, prima di lasciarvi ai dettagli base, di cosa parliamo in termini poveri e concreti. Si tratta di un libro drammatico young adult, dove l'intero fulcro della storia è la speranza. Ho svolto un po' di ricerche prima di avventurarmi in toto nella narrazione, non solo sulla malattia che tratto ma anche sui dettagli che si riferiscono alla cultura giapponese, di cui in questo libricino abbiamo delle apparizioni qui e lì. L'ambientazione resta americana, ma aleggia un alone che riporta alle leggende orientali che sanno di forza, speranza  e determinazione. 




Titolo: Finché il sole continuerà a sorgere

Autrice: Marianna Calandra

Uscita prevista: 25 settembre 2020

Numero pagine: 123

Genere: Drama, young adult romance.

Casa editrice: Self publishing (Street Lib)


Amy ha 19 anni, proprio come Tyson, il suo migliore amico.

Si conoscono da un anno, da prima che scoprisse di essere affetta da leucemia mieloide cronica, ma tra di loro c’è sempre stato un rapporto di quelli che nessuno vorrebbe mai correre il rischio di perdere. Eppure scioccamente le sue scelte la portano a vedere tutto da un’altra prospettiva.

La sua vita ha subito dei cambiamenti, degli arresti. Vive con lo scrupolo di rendere felice chi la circonda, pensando in ogni momento a che ricordo lasciare di sé, ma nel farlo si sta spegnendo. Ogni privazione le costa fatica eppure non se ne rende conto, non si rende conto che tutto ciò che fa è perché ha paura del tempo, ha paura che il suo di tempo si esaurisca troppo in fretta.

Qualcosa d’un tratto cambia, cambia quando quello che per mesi era semplicemente il suo migliore amico, diventa il perno fondamentale della sua vita. Cambia quando un bacio la libera dal velo sotto il quale continua a nascondere i suoi occhi ma soprattutto cambiano le sue priorità, ed insieme ad esse le sue stesse scelte.

“Vorrei ascoltare questo suono per il resto della vita, così sarei certa di essere ancora viva, sarei certa di avere Tyson accanto durante la prossima tempesta e quella successiva, saprei che nel più completo buio avrei comunque modo di sentirmi al sicuro, perché sarei tra le sue braccia che ora come ora rappresentano il sorgere del sole dopo un temporale”.


A presto!



domenica 13 settembre 2020

Recensione: Anime sbagliate di Elisa Crescenzi

Buongiorno lettori! Oggi recensisco un libro che da tempo ho in lettura e ho ripreso e terminato solo l'altro giorno. Vi avviso che l'autrice ha in uscita altro molto presto ma andiamo a ciò che mi è parso di questo primo titolo...



Autrice: Elisa Crescenti

Pagine: 442

Prezzo: 0,99€ ebook - 12,99 € cartaceo


Trama: Tic Tac...Tic Tac...

Dicono che la vita sia solo questione di tempo, ma c'è chi non ne ha mai abbastanza.

Giulia, ventuno anni e un grande dolore alle spalle, sta cercando di costruirsi una vita, di riempire quel maledetto vuoto, che sente dentro ogni volta che ripensa alla sua infanzia.

Tutti abbiamo uno scheletro nell’armadio che teniamo ben nascosto dagli sguardi indiscreti, esattamente come Stefano che si nasconde dietro troppi tatuaggi e due grandi occhi chiari, mostrando solo ciò che le persone vogliono vedere.

Due vite opposte, così diverse che il loro incontro li lascerà con una strana sensazione ad arrampicarsi addosso.

Bisogna sempre tenere gli occhi bene aperti, perché un giorno, la parvenza di stabilità che hai dato a ciò che ti circonda, e a te stesso potrebbe crollare miseramente con un soffio di vento. Un passo falso e tutto quello che avevi costruito con tanta fatica potrebbe essere spazzato via, a quel punto sarai tu a dover decidere che strada prendere.

Un intrecciarsi di storie, e di persone daranno la possibilità a Giulia e Stefano di costruirsi una vita e non di rifugiarsi nei ricordi. Sarà l'amore, quello vero, quello dannato ma forte, che la salverà... che salverà entrambi da loro stessi.


Lo stile dell'autrice mi ha piacevolmente sorpresa fin dalla prima pagina, molto chiaro e descrittivo. 

La trama non è niente male, si presenta come una storia romance contemporanea basica e non delude in tal proposito, è nella norma: leggera per i temi affrontati e scorrevole. La pecca è l'enfatizzazione di alcuni concetti che hanno reso pesante l'idea alla base del libro. Avrei preferito alcune cose fossero più implicite, non mi piace che si ripeta, fin troppo spesso, il concetto di salvare l'altro o l'altra. Alcuni sentimenti non vanno espressi con le parole in dialoghi smielati ma in altri modi, con azioni o prese di posizione. Insomma, ha un po' esagerato con lo zucchero, cosa che ha avuto ripercussioni direttamente sul lato caratteriale dei personaggi che non me li ha fatti amare troppo. 

L'autrice ha del potenziale, molto, ma deve ancora raggiungere una certa maturità che al momento, in questo primo volume della serie, non mi è parsa in suo possesso però ci punterei molto. Le basi sono decisamente solide a differenza di molte altre alle prime armi. 



giovedì 10 settembre 2020

Recensione: Sul più bello di Eleonora Gaggero

Buongiorno lettori, dopo "l'anteprima" che vi ho lasciato nella rubrica di ieri, oggi approfondisco in maniera da rendervi tutto più chiaro.


Autrice: Eleonora Gaggero

Casa Editrice: Fabbri Editore

Pagine: 208

Prezzo: 9,99 € ebook - 15,90 € cartaceo

Trama: Marta ha diciannove anni, vive a Torino e si definisce un brutto anatroccolo senza possibilità di redenzione.In effetti, diciamocelo, non è per niente bella. E anche la fortuna non è dalla sua parte. Orfana dall'età di tre anni, è affetta da una malattia con un nome che è tutto un programma: mucoviscidosi.Le speranze che possa vivere una vita normale sono poche, pochissime.Però Marta ha spirito, ironia, forza di carattere. Tutte cose che si è conquistata con i denti, e che nessuno le può togliere. Ma soprattutto Marta non ha niente da perdere e ama le sfide.È così che decide di lanciarsi in un'impresa impossibile: vivere l'amore, viverlo sul serio, e non con un ragazzo qualsiasi, bensì con il più bello del pianeta, Arturo. Irresistibile, atletico, fidanzato. Una partita persa, una specie di suicidio dell'autostima.Eppure si sa, la vita si mette in moto quando noi decidiamo di fare un primo passo, ed è proprio questo miracolo che sfugge ai piani di Marta.Da un giorno all'altro si ritrova a vivere non solo una storia inaspettata e inimmaginabile, ma anche una vita nuova, intensa, ricca. Una vita che non si è mai concessa e che ha sempre desiderato.Una vita che potrebbe però finire da un momento all'altro, e mandare i frantumi tutti i sogni. Sul più bello.

Inizio con il dire che molti penseranno sia un semplice libro scritto da una ragazza famosa per essere un'attrice e che questo sia un punto a suo sfavore e bla bla... Sappiamo il discorso dove porterebbe, però io sono rimasta sorpresa nello scoprire che davvero non tutto è sempre come sembra. A me piace il modo in cui è scritto, come la storia è arrivata alla me prima di tutto lettrice, perché non sono una critica letteraria ma una comune ragazza a  cui piace leggere, suppongo che molti che si elevano a critici abbiano la mia stessa qualifica... No pregiudizi. Grazie!
Chiusa questa parentesi veniamo alla storia. 
Mi sono rivista molto in Marta, malattia a parte, quindi mi è stato facile entrare in empatia con questo personaggio caleidoscopico, ricco di colori. Credo possa essere d'ispirazione, non per le sue azioni ma per il suo coraggio oltre che per l'essere fedele a se stessa e a quello che prova. Guardata da lontano, senza farsi trasportare nella - scelta voluta quel di non usare "dalla" - trama sembra un storia abbastanza semplice, con una certa profondità e ironia certo, seppure ugualmente semplice, ma ragazzi non è la trama a dover essere speciale ma come la storia è scritta. Sappiamo tutti che l'originalità conta ovviamente e non dico che qui manchi ma non è tutto, bisogna saper trasmettere qualcosa al lettore, saperlo affascinare e teletrasportare in un universo a parte dove i personaggi del libro che il lettore sta leggendo esistono. La Gaggero per me è riuscita in questo. Qualcuno potrebbe azzardare e dire che non è stato approfondito abbastanza il personaggio di Arturo o che manca qualche passaggio trash, chiunque provi a dirlo non ha capito nulla della vita. Non è negativo voler sapere di più su alcuni personaggi, perché significa che il libro ha suscitato un certo interesse ma quando questo diventa non un vanto bensì un punto a sfavore ecco che dovreste vedere tutto da un'altra prospettiva: questa non è la storia di Marta e Arturo, è sul Carpe Diem, sul vivere l'attimo, è una storia che mira a dirci questo "sfruttando" la storia di Marta, perché se l'attimo è il protagonista principale, Marta viene subito dopo e non ha certamente minor importanza per questo, però esiste questa prospettiva e volevo dirvelo. 
Tutto qui, a presto!




mercoledì 9 settembre 2020

www...Wednesday #5

Buongiorno lettori, continuo ad essere latitante sul blog ne sono cosciente ma la ripresa non è così facile come speravo. Sono abbastanza assorbita da numerevoli fattori quindi chiedo venia.
Oggi, per farmi perdonare, spero di intrattenervi con questo nuovo appuntamento della rubrica ideata da Should be reading.
What are you currently reading?
(Cosa stai leggendo?)





Ho iniziato a leggere questo "saggio" già qualche tempo fa, ma a differenza del libro "L'arte di correre" sto facendo più difficoltà a macinare le pagine, spero vivamente in una ripresa. 




What did you recently finish reading?
(Cosa hai appena finito di leggere?)



Per quanto riguarda questo romanzo le mie aspettative non sono state deluse. Ora chi mi conosce sa che preferisco la letteratura contemporanea straniera, rigorosamente inglese o americana, quindi trovare un libro italiano di mio gradimento è a dir poco raro. Le uniche autrici che riesco a leggere, o meglio che sono riuscita a leggere, sono la Premoli e la Paxia, salvo poi essere brutalmente delusa da qualche altra che le aveva raggiunte. 😑
Confesso di aver scoperto il libro grazie al trailer del film che mi ha incuriosita e fin da subito, dopo essermi informata a dovere, mi sono detta che faceva al caso mio, che al 90% l'avrei amato ma ehi, potevo sempre sbagliarmi così ho lasciato il margine d'errore!
A conferma della mia sensazione positiva, non esagero se definisco questo il mio libro preferito della nostra nazionalità. Sappiamo tutti quanto io adori il dramma, questa tipologia di storia che ci viene raccontata è tra quelle che la me masochista preferisce, anche perché io stesso scrivo di questo genere e a breve rilascerò anche qualcosa... ma bado alle ciance dopo aver fatto nottata la scorsa sera per terminarlo, ho intenzione di parlarvene in maniera più approfondita molto presto in una recensione di tutto rispetto.
Ps: il film vorrei vederlo e non vederlo, a parte la protagonista lui non sono riuscito a figurarmelo in tutto e per tutto con il volto dell'attore scelto. Se qualcuno ricorda la serie "I liceali", io ho unito il viso dell'attore in questione con quello di Federico Costantini. Masochismo puro XD
In realtà non è questo a frenarmi ma non vorrei il film mi "deludesse" cosa apparentemente impossibile, dato che mi ha spinto a leggere il romanzo, ma se vado a vederlo esigo di riprovare le stesse ed identiche emozioni e ritrovare le medesime vicende parola per parola. Troppo pretenziosa? Ok ok, aspettative basse, lo ricordo, viene detto anche nel libro. Lol. Faccio la brava...




What do you think you’ll read next?
(Quale sarà la tua prossima lettura?)



Confesso che questo libro non è ancora in mio possesso, dopo aver fatto danni acquistando una marea di testi che ancora non ho letto o terminato (ma che dubito di proseguire nei prossimi mesi, forse il prossimo anno), ho lasciato in libreria questo titolo poiché mi sono decisa a prenderne uno solo e indovinate quale romanzo ha vinto l'occasione di essere portato a casa? Scorrete verso sopra, perché si tratta della lettura appena terminata.

Questo è tutto per ora.
A presto!




sabato 5 settembre 2020

Recensione: L'arte di correre di Haruki Murakami

Buongiorno lettori, terminiamo la settimana con la recensione di un saggio/memorie dell'autore giapponese probabilmente più famoso della letteratura contemporanea.Vi anticipo che per me è stata una piacevole sorpresa...

Autore: Haruki Murakami
Casa editrice: Einaudi
Anno Pubblicazione: 2013
Sinossi contenuto: 
Quando, nel 1981, Murakami chiuse Peter Cat, il jazz bar che aveva gestito nei precedenti sette anni, per dedicarsi solo alla scrittura, ritenne che fosse anche giunto il momento di cambiare radicalmente abitudini di vita: decise di smettere di fumare sessanta sigarette al giorno, e - poiché scrivere è notoriamente un lavoro sedentario e Murakami per natura tenderebbe verso una certa pinguedine - di mettersi a correre. Da allora, di solito scrive quattro ore al mattino, poi il pomeriggio corre dieci o più chilometri. Qualche anno più tardi si recò in Grecia dove per la prima volta percorse tutto il tragitto classico della maratona. L'esperienza lo convinse: da allora ha partecipato a ventiquattro di queste competizioni, ma anche a una ultramaratona e a diverse gare di triathlon. Scritto nell'arco di tre anni, "L'arte di correre" è una riflessione sulle motivazioni che ancora oggi spingono l'ormai sessantenne Murakami a sottoporsi a questa intensa attività fisica che assume il valore di una vera e propria strategia di sopravvivenza. Perché scrivere - sostiene Murakami - è un'attività pericolosa, una perenne lotta con i lati oscuri del proprio essere ed è indispensabile eliminare le tossine che, nell'atto creativo, si determinano nell'animo di uno scrittore. Al tempo stesso, questo insolito libro propone però anche illuminanti squarci sulla corsa in sé, sulle fatiche che essa comporta, sui momenti di debolezza e di esaltazione che chiunque abbia partecipato a una maratona avrà indubbiamente provato.


Quando ho effettuato l'acquisto di questo libricino non avevo un vero motivo per portarlo alla cassa, se non la curiosità e l'interesse che qualche estratto letto qua e là aveva suscitato in me. 
Murakami ci racconta un pezzettino della sua vita, rivelandoci i suoi pensieri: ciò che ha appreso nel corso del tempo. Non cerca di venderci la corsa, di plasmare le nostre menti al fine di portarci a praticare questo sport. Lui stesso ammette che non è nelle sue intenzioni, anche perché non è per tutti e non tutti possono trarne i medesimi benefici, anche se non gli dispiace l'idea che qualcuno possa incuriosirsi e tentare un approccio.
 L'autore ha semplicemente scelto di mettere su carta il suo percorso di vita legato a due passioni ben precise: la corsa e la scrittura, le quali si sono intrecciante nel momento in cui aveva più bisogno. 
Scrivere è un lavoro da "ufficio" e star seduti non favorisce il benessere del nostro corpo. La corsa poteva rimediare quindi a questo e poteva essere il suo modo di bruciare su pista/strada le recensioni negative che potevano essere in grado di colpirlo...
Ci spiega, al di sopra di ogni altra cosa, che a volte l'impegno non basta a portare a casa risultati, magari esistono tempi e modi diversi o magari determinate avventure non ci appartengono per quanto lo crediamo impossibile. Cambiare strada, ripartire da zero, può essere utile al fine di riscoprirsi e riscoprire passioni.


Recenzione: Starcrossed il risveglio della dea di Josephine Angelini

Buongiorno lettori! So che vi ho fatto aspettare molto ma sono tornata! Oggi vi parlo del primo volume di una trilogia. Molti lo conoscerann...